giovedì 27 settembre 2012

la carne che si restringe!!

...vorrei continuare il discorso sulle produzioni animali iniziato con le uova.

riflettiamo su quella bella carne che  generalmente mangiamo e che, appena finisce in padella, diventa la metà di quella che era inizialmente.
Oltre alla truffa economica vi è il danno per la salute ecco perchè:



Tutti avremo assistito qualche volta allo spettacolo deprimente di una bistecca che, mentre cuoce in padella, si restringe e diventa quasi la metà:  è certo, quella è carne gonfiata con ormoni. Come dicevamo, oltre alla truffa, assieme alla carne mangiamo anche gli ormoni.   
Gli ormoni sono utilizzati per aumentare lo sviluppo della corporatura degli animali, in particolare della loro massa muscolare. Le sostanze utilizzate sono diverse, ma sono soprattutto steroidi e ormoni della crescita. L’uso degli ormoni nell’allevamento causa diversi squilibri nel corpo degli animali e può avere diverse conseguenze molto pesanti, da malfunzionamenti nelle caratteristiche sessuali (fino alla sterilità) all’eccessivo accumulo di acqua nei tessuti e a una maggiore aggressività.
Di seguito le possibili conseguenze nel tempo:  accade che i nostri figli crescano troppo velocemente (e non è positivo), che alle bambine cresca troppo il seno (anche questo non è positivo!), che abbiano mestruazioni anticipate, acne, ipertricosi (troppi peli!), che ai bambini non si sviluppino bene i testicoli e i futuri spermatozoi siano malaticci, quindi infertilità, e che magari a noi adulti venga un tumore alla prostata o all'utero... Ma gli ormoni in Italia sono illegali (in paesi come gli USA, dove tutto deve essere grande, essi sono permessi dalla legge):  come mai spesso si usano ugualmente?  
Se la norma da un lato vieta assolutamente gli ormoni, dall'altro li autorizza a scopo terapeutico e nel periodo successivo al parto.  Riassumendo...i farmaci si acquistano sul mercato nero. Una certa sicurezza è data solo dalle carni provenienti da allevamenti "biologici", perchè controllatissimi dagli stessi consorzi a cui aderiscono.


E gli antibiotici? Se ne parla poco, ma bisogna sapere che tutti gli animali d'allevamento intensivo come pesci, polli, conigli, pecore, maiali, mucche, ecc., chi più chi meno, hanno comunque un sistema immunitario fortemente depresso a causa delle loro orrende condizioni di vita:  spazio poco o nulla, luce continua 24 ore al giorno, alimentazione forzata, e maltrattamenti vari derivanti dalla meccanizzazione.  Le povere bestie si ammalerebbero in continuazione se l'Uomo, nella sua infinita bontà, non le rimpinzasse di antibiotici per resistere!  Tralasciamo le ovvie considerazioni etiche sulla liceità di tali pratiche (tanto interessano a pochi) e vediamo perchè noi umani ci rimettiamo:  anche qui, mangiando i loro cadaveri, assumiamo gli antibiotici che contengono.  Ebbene, la natura si vendica: stavolta è il nostro sistema immunitario ad essere alterato dalla costante e ingiustificata presenza di piccole quantità di antibiotici nel sangue, assimilati mangiando carne o bevendo latte.  Ma non basta.  Sentiamo spesso parlare della comparsa di nuovi superbatteri patogeni, sempre più resistenti:  questo accade perchè i batteri si adattano per selezione naturale alla presenza dell'antibiotico, divenendone immune.  Di conseguenza questi batteri, per essere sconfitti, necessiteranno di sempre nuovi antibiotici, o di dosaggi sempre maggiori proprio degli stessi antibiotici che somministriamo agli animali, in un circolo senza fine...  ...e chi ci guadagna alla fine, come quasi sempre avviene, è l'industria chimico-farmaceutica.  Quando comprenderemo questo perverso meccanismo?  E soprattutto, quando comprenderemo che non si può andare contro natura?

Ecco un articolo che può arricchire di informazioni ciò che ho scritto in precedenza:

Quali sono i possibili residui presenti negli alimenti?Negli anni '80 è scoppiato un grande scandalo legato alla segnalazione di alcuni casi di ginecomastia, telarca e pubertà precoce in bambini, risultati collegati al consumo di omogeneizzati contenenti dietilstilbestrolo, ormone sintetico ad attività estrogenica somministrato in quel periodo, oltre che agli animali come promotore di crescita fraudolento, anche a milioni di donne per la prevenzione dell'aborto. Il dietilstilbestrolo è poi stato poi vietato anche in medicina umana.
Le modalità di doping, per quanto è possibile conoscere dai sequestri effettuati dalle forze dell'ordine e dai controlli svolti dai servizi veterinari delle ASL con il supporto della rete dei laboratori degli Istituti Zooprofilattici, sono oggi prevalentemente basate su ormoni naturali (seppur prodotti con tecniche di sintesi) e cortisonici.
Per quanto riguarda la somatotropina, trattandosi di una molecola sovrapponibile a quella naturale viene metabolizzata a livello epatico e quindi non è possibile ritrovarla negli alimenti.
E' per questo che a tutt'oggi non sono disponibili tecniche analitiche affidabili per la ricerca della somatotropina negli alimenti posti in commercio.
Il divieto di impiego posto dall'Unione Europea si basa prevalentemente sui danni che l'impiego di tale farmaco può causare agli animali richiedendo un incremento di utilizzo di farmaci antibatterici, che aumentano il rischio di presenza dei residui di tali farmaci nel latte e incrementano il rischio di comparsa di farmaco-resistenza batterica, riducendo la capacità di detossificazione dell'organismo animale con un possibile aumento della concentrazione di sostanze tossiche nel latte e per l'aumento nel latte di bovine trattate di una proteina la somatomedina C o Insulin Growth Factor 1 (IGF1) prodotta a livello epatico che potrebbe, in parte essere assorbita a livello intestinale dall'uomo.

Quali possono essere gli effettivi rischi per l'uomo?
Sin dal 1989, la Comunità Europea, sulla base di un principio di precauzione, ha vietato l'impiego negli allevamenti di sei ormoni utilizzati negli Stati Uniti ed in numerosi altri Paesi quali modulatori del sistema endocrino per migliorare la crescita dei vitelli ed altri animali. Tale divieto, presente in Italia fin dal 1961, è esteso anche all'importazione di carni ottenute da animali sottoposti a trattamento con sostanze ormonali. Nel maggio del 2000, la Commissione europea, ha confermato il divieto permanente dell'estradiolo 17beta. Su altri cinque ormoni di crescita - progesterone, testosterone, zeranolo, trembolone e melengestrolo acetato è stato confermato il divieto provvisorio per dare tempo agli scienziati di completare le indagini sull'effettivo rischio a cui potrebbero essere esposti i consumatori.
Attualmente le carni ed i prodotti di origine animale risultano essere tra gli alimenti più controllati. I risultati delle indagini per la ricerca di sostanze anabolizzanti hanno evidenziato irregolarità nello 0,35% in Italia nel triennio 1997-1999 su oltre 60.000 campioni prelevati.
Le sostanze ormonali in genere riscontrate sono sovrapponibili a quelle presenti naturalmente nell'organismo animale e somministrate in quantità tali da rimanere al limite dei livelli fisiologici naturalmente presenti nell'organismo animale e quindi non più rilevabili negli alimenti che arrivano al consumo.
L'uso fraudolento di sostanze non consentite da parte di una minoranza di allevatori disonesti comunque è ancora presente e quindi è importante continuare a garantire il mantenimento di una elevata attenzione alla sicurezza alimentare, realizzata sino ad oggi mediante la strutturazione di un controllo veterinario ed una rete di laboratori (Istituti Zooprofilattici Sperimentali) che dipendono dal Ministero della Salute e quindi perseguono l'obiettivo prioritario della salute pubblica e rappresentano, grazie anche all'azione delle forze dell'ordine, un deterrente per i produttori disonesti.

A cura di:
Bartolomeo Griglio (ANMVI) e Walter Marrocco (FIMMG)



http://www.xmx.it/macosamangiamo.htm

Nessun commento:

Posta un commento